6 Agosto 2024
City break: Reims, Spumeggiante
La città delle incoronazioni e dello champagne è molto più di un bastione della cultura francese. Punto di riferimento per i buongustai, tour in stile Art Déco, esperienze di enoturismo... Viva l'eccezione Remense!
Testo di Nadia Hamam; traduzione di Virginia Giglio; immagine di copertina: Cattedrale (c) Carmen Moya Ufficio del Turismo di Grand Reims
Sono finiti i tempi della città fredda e borghese in cui i teatranti di tutta la Francia e della Navarra venivano a testare il loro coraggio di fronte a un pubblico difficile prima di affrontare quelli del resto della Francia. Vigneti classificati, ristoranti sempre più rinomati, arte, aria fresca… Reims è oggi un luogo ideale per vivere. A un’ora di treno da Parigi, sarebbe un peccato spingersi oltre. In questo articolo scopri Reims per un city break.
Una storia di gesso, uomini e vino
Persone da tutto il mondo si recano nella regione della Champagne, che sorge su uno spesso strato di gesso. È questa la regione che conferisce ai suoi famosi vini la loro straordinaria finezza e identità. Gli appassionati di bollicine pregiate si rivolgono a maison illustri come il Domaine Vranken Pommery. Fondato nel 1836, è uno dei più spettacolari al mondo, con cantine simili a cattedrali sepolte a 30 metri di profondità (note anche come crayères) in un labirinto di 18 chilometri.
La regione dello Champagne vanta anche una serie di piccole maison con produzioni notevoli, come Duval-Leroy, che ha sede a Vertus dal 1859, all’estremità della Côte des Blancs. Durante il tour della regione, potrai ammirare i “paesaggi culturali vivi e in evoluzione ” che sono stati dichiarati Patrimonio dell’ Unesco nel 2015. Per avere un quadro completo di questo paesaggio unico, devi percorrere l’itinerario escursionistico lungo 600 chilometri o salire in mongolfiera. Le tenute si sfidano a colpi di creatività per dare vita allo champagne in modo diverso. A Pommery, ad esempio, ogni anno viene presentata una nuova “Esperienza” omonima: una mostra di un importante artista contemporaneo. Altre idee originali sono quelle di calarsi per qualche ora nei panni di un raccoglitore d’uva, imparare le sottigliezze del sabrage o sorseggiare il tuo bicchiere dall’alto di un bar arroccato nella foresta di Verzy.
Tra gotico, art déco e street art
Lo sviluppo armonioso della tramvia, le ristrutturazioni di successo… il centro di Reims ha guadagnato in fascino e la sua esplorazione, in comfort. In cima alla lista dei monumenti elencati c’è la cattedrale di Notre Dame de Reims, con le sue 2.303 statue e 33 incoronazioni. A pochi passi di distanza si trovano il Palais du Tau, l’antica residenza dell’arcivescovo, e l’antica Abbazia di Saint Rémi, che ospita un museo.
Vicino a Place de la République, merita una visita anche la cappella Foujita (Notre-Dame-de-la-Paix). Il suo interno è stato progettato e decorato dall’artista franco-giapponese Léonard Tsuguharu Foujita tra il 1965 e il 1966. Convertitosi al cattolicesimo a Reims nel 1959, l’estroso pittore dell’École de Paris adottò uno stile che era un mix di estetica giapponese e Rinascimento italiano.
Che tu sia un appassionato di architettura o meno, è impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla magia dell’Art Déco che permea la città. La Biblioteca Carnegie, la facciata dell’ex cinema Opéra, la chiesa Saint-Nicaise, il Grand Théâtre… Le pepite di questo movimento artistico sono sparse qua e là. L’app IDVizit offre due tour a piedi gratuiti sul tema. Le maison di Champagne non sono sfuggite all’effervescenza architettonica degli anni ’20 e ’30, come la cantina Mumm e la Villa Demoiselle di Vranken-Pommery. Anche l’arte contemporanea è presente, con sculture monumentali donate dal settore privato e la street art di artisti di talento come l’inclassificabile Iemza, C215 e Céz Art.
Mostre e prelibatezze
Con una serie di ristoranti stellati Michelin tra cui scegliere, la regione dello Champagne non è da meno in fatto di cibo. Deve essere buono come i Grands Cru! Che sia informale o più classico, ogni tavolo ha la sua personalità e ha un ruolo di rilievo. A seconda del tuo umore, puoi alternare uno dei tanti bar intorno a Place d’Erlon o il quartiere Boulingrin, dove i negozi gastronomici si affiancano a quelli di oggetti di seconda mano e di antiquariato.
Le specialità da non perdere al mercato di Boulingrin: biscotti rosa e croquignoles (da intingere nelle bollicine…), lenticchie, prosciutto di Reims e la famosa mostarda di Clovis. Fanno parte dell’esperienza di Reims anche i suoi abitanti, noti anche come… Cornichons. Per incontrarli da vicino, recati allo spazio ibrido Quartier Libre, che riunisce mostre, eventi e un incubatore di imprese nel cuore di un ex terreno abbandonato. Oppure lo Shed, una fabbrica acquistata da un trentenne motivato che l’ha trasformata in un “laboratorio” poliedrico con un microbirrificio, un’associazione jazz, fotografia, uno spazio per le famiglie, un tavolo per il brunch… Un terzo luogo creativo che contrasta con l’immagine di patrimonio di questa città con i suoi 2.000 anni di storia.
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